Il free-press, fondato nel 1993 dal giornalista professionista Giampaolo Milzi, che ancora è alla direzione e guida la nostra redazione con sede ad Ancona, si è via via trasformato per noi giovani (e poi anche meno giovani) volontari in una vera e propria palestra mediatica, capace da un lato di conquistare una utenza eterogenea e sempre in crescita, da un lato di fornire una prima, incisiva formazione a tanti operatori della comunicazione che in seguito hanno iniziato a svolgere attività giornalistica.
Urlo ha resistito e resiste - nonostante non goda di alcun tipo di finanziamento e/o sovvenzione pubblica - puntando tutto sulla qualità, la fondatezza e l'approfondimento delle notizie, sul lavoro d'inchiesta. Fornendo, in questa sua piccola-grande impresa, un contributo al pluralismo e alla qualità dell'informazione. Due valori che negli ultimi vent'anni, nonostante l'aumento del numero di notizie e media (vedi il fenomeno di quelli sul web), sono in continua decrescita in Italia, sia per la crisi del settore editoriale, sia per l'assenza di equi ed efficaci interventi legislativi di sostegno. Ventinove anni di informazione, quella di Urlo, sempre volta a dare voce a chi non la ha, dalla parte delle categorie sociali più deboli e discriminate, della cultura, delle varie forme d'arte, dei diritti negati, della tutela dell'ambiente e di uno sviluppo eco ed equo sostenibile, di un società globalizzata più solidale e giusta. Con attenzione particolare ai giovani e ai temi a loro cari (tra questi gli spazi d'aggregazione, l'istruzione, il lavoro), alle problematiche di Ancona e dintorni - città e territori che meritano maggiore qualità della vita e maggiore partecipazione dei cittadini, tramite percorsi di democrazia "dal basso", alle scelte politiche che li riguardano direttamente - al confronto arricchente, integrante e virtuoso tra persone di culture e paesi di provenienza diversi.