A Chiaravalle monumento e biblioteca per onorare Ipazia, la scienziata vittima nel 415 d.C. del fanatismo cristiano

29.01.2022

di Eno Santecchia

Durante le mie ricerche storico-bibliografiche sull'Egitto ho "conosciuto" Ipazia, una scienziata di Alexandria, personaggio femminile a dir poco straordinario.

Durante i miei nove viaggi culturali lungo la valle del Nilo nulla avevo notato su di lei, ma nel corso della mia visita alla nuova "Bibliotheca Alexandrina" l'ho ripensata. All'esterno di quell'avveniristico edificio, progettato dallo studio norvegese "Snøetta", ho notato solo un piccolo busto di Alessandro Magno. Spero che le abbiano dedicato almeno una sala interna. In quell'occasione donai alcuni volumi e acquistai una piccola piramide di cristallo. Per l'apertura della biblioteca - rinata dalle ceneri - avvenuta mercoledì 16 ottobre 2002, fu coniata una moneta commemorativa d'argento.

Ho avuto il privilegio di conoscere l'arch. Zaki Said Salah e di essere ospite nel suo attico cairota. Zaki Said Salah, membro dell'apposita commissione, fu favorevole all'assegnazione di quel progetto allo studio norvegese, come alla più recente aggiudicazione del progetto per il GEM (Great Egyptian Museum) di Giza ad altro studio di design.

Proprio nella città fondata dal famoso conquistatore macedone che si affaccia sul Mediterraneo, nei pressi del delta del Nilo, nell'età antica avvenne un vergognoso episodio di intolleranza religiosa ad opera di fanatici cristiani. Ipazia (370 ca - 415 d. C.) era la figlia di Teone matematico, commentatore di Euclide e astronomo del Museo di Alexandria. Aveva studiato ad Atene dove aveva appreso la filosofia neoplatonica. Insegnava filosofia nel Serapeo di Alexandria, ove commentava le opere di Platone e Aristotele e possedeva una vasta cultura nella matematica, nella filosofia, nell'astronomia, ma veva anche conoscenze di medicina e musica. Studiò e realizzò l'astrolabio, l'idroscopio e l'aerometro. Era famosa anche per la sua bellezza, Pascal la definì: "Ultimo fiore meraviglioso della gentilezza e della scienza ellenica". Faceva parte della "Scuola Alessandrina", la più importante comunità scientifica della storia dove - in sette secoli - avevano studiato grandi scienziati e pensatori quali: Archimede, Aristarco di Samo, Eratostene, Ipparco, Euclide, Tolomeo (per fare alcuni esempi). In quel periodo l'Impero Romano stava adottando la religione cristiana di stato, ad Alessandria vi erano lotte tra cristiani, ebrei e pagani. Ma Ipazia non voleva convertirsi al cristianesimo. Un giorno nel marzo del 415, mentre ritornava a casa con il suo cocchio, fu assalita da una folla di fanatici monaci parabolani cristiani, guidati da un certo Pietro Il Lettore. Fu trascinata fino alla chiesa di Cesario, denudata, tagliata a pezzi viva con delle conchiglie affilate e infine bruciata in una discarica. Forse a quel femminicidio non fu estraneo, quale mandante, il vescovo e patriarca Cirillo.

Un fatto di inaudita ferocia opera di cristiani che predicavano l'amore. Un fatto che secondo alcuni ha segnato la fine del libero pensiero scientifico e il tramonto della civiltà greco-romana; da all'ora in poi, per oltre un millennio, la religione sostituì il pensiero e sulla scienza calarono le tenebre e iniziarono i cosiddetti "secoli bui".

Oggi in Italia si cerca di rivalutare il Medioevo. Sembra che durante il "nostro" medioevo nel mondo arabo non ci sia stato analogo oscurantismo.

In seguito scoprii con piacere che a Chiaravalle era stato dedicato un monumento ad Ipazia; non potei essere presente all'inaugurazione ma ora desidero ricordarlo.

Il monumento

Il Momumento ad Ipazia, raffigurante l'astrolabio inventato dalla scienziata
Il Momumento ad Ipazia, raffigurante l'astrolabio inventato dalla scienziata

Quando mia figlia si recò a vivere nelle vicinanze, cercai di saperne di più. Così una delle prime volte che mi recai a Chiaravalle lo fotografai e feci creare una scheda nuova sul sito web "Chi era Costui", database di monumenti, epigrafi, meridiane ed edicole gestito dal prof. Edoardo de Carli di Milano, con il quale collaboro da anni. La d. ssa Daniela Montali, sindaco di Chiaravalle dal 2003 al 2012, sin dagli studi classici aveva visto Ipazia come punto di riferimento culturale e civile. Così, insieme ai suoi collaboratori, decise di far erigere quel ricordo a Ipazia. L'Associazione Modellisti Chiaravallesi, con la consulenza scientifica della prof. ssa Raffaella Mazella, docente di navigazione all'Istituto Nautico di Ancona, fecero realizzare un astrolabio appoggiato ad una base.

L'inaugurazione avvenne giovedì 27 dicembre 2012, seguì un convegno presieduto dal prof. Carlo Vernelli, durante il quale fu proiettato il film "Agorà" (2009) diretto da Alejandro Amenábar.

La teca di vetro che custodisce un astrolabio si trova in un largo tra via Puccini e via Verdi, con accesso diretto alla ciclovia "Ipazia d'Alessandria".

La biblioteca

La "Casa del Popolo", edificio entrato in funzione nel 1952 e ristrutturato nel 1994 su disegno dell'arch. Gianni Raffaeli, è oggi un attivo centro polifunzionale culturale e storico-politico di Chiaravalle.

In settant'anni vi si sono svolte attività, corsi di alfabetizzazione ed è stato usato come spazio ricreativo per eventi musicali dove si sono esibiti, tra gli altri, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Nilla Pizzi, Ricky Shayne (cantante di origini franco libanesi nato al Cairo). La struttura è gestita nel puro spirito del volontariato senza sponsor dall'associazione culturale "Isola" presieduta da Daniela Montali. È stata fatta una scelta culturale che potrebbe sembrare controtendenza: dare spazio ai libri cartacei. Dedicato ad Ipazia, il centro raccoglie volumi in via di catalogazione su: storia, saggistica, filosofia, scienze, fascismo, antifascismo, Resistenza, storia delle dottrine politiche e dei sindacati, laicità, religione e ateismo. Una libreria custodisce libri sull'arte; attualmente vi si tiene un corso di storia dell'arte della durata di cinque mesi. Una sezione è riservata a Luciano Lama (1921-1996), deputato, senatore e segretario generale della CGIL che ha dedicato la vita alla difesa dei diritti dei lavoratori.

L'edificio rivela i suoi ampi spazi e la bella ristrutturazione solo entrandoci, è ottimo per congressi, conferenze, per proiezione di film e documentari; può essere locato per feste di laurea e familiari.

Ritengo davvero intrigante l'iniziativa dell'associazione "Isola", iniziata nel 2017, il "Calendario laico e antifascista", che ogni giorno ricorda la nascita di una donna o uomo scienziato, libero pensatore, studioso che nei millenni si è battuto per il progresso scientifico, culturale, in difesa dei diritti umani e delle donne. In alto sono evidenziati dei volumi e alcuni giovani irriducibili oppositori antifascisti, mentre in basso a sinistra un docente al mese, tra quei 12 su 1225 che persero la cattedra per non aver giurato fedeltà al regime.