Al cittadino non far sapere... quanto è inquinata l'aria della città, ma il trucco c'è e si vede pure
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Daniela Diomedi, capogruppo M5S nel Consiglio comunale di Ancona
Nel 2020, pur con l'emergenza coronavirus e lockdown vari, la centralina della Stazione ha già rilevato 26 giornate di superamento del limite di 50 microgrammi/mc, ancora inferiori ai 35 superamenti consentiti, che comportano l'obbligo da parte del Sindaco di prendere provvedimenti limitativi alle emissioni inquinanti. Tutto bene allora; ma non proprio, perché il trucco c'è e si vede pure bene. Infatti la centralina in certe giornate, guarda caso proprio quando l'inquinamento è alto, quindi quando dovrebbe a maggior ragione rassicurare i cittadini, non funziona. Sarà un caso? E' infatti successo che per i primi 16 giorni di gennaio e a singhiozzo in queste ultime giornate dell'anno, la centralina non ha fornito dati. Orbene, proprio i primi giorni di gennaio e queste ultime giornate hanno visto nelle altre città, spesso schizzare i valori oltre il limite ammesso. Infatti, andando ad esaminare i valori forniti dalla centralina di Fano, che presenta valori similari a quelli della Stazione, si scopre che nei giorni in cui la centralina anconetana era silente, a Fano ci sono stati altri 15 sforamenti. Quindi in Ancona abbiamo avuto, quasi sicuramente sino ad ora, 26 superamenti certificati e 15 non segnalati. Totale 41 sforamenti, ben superiori ai 35 ammessi. Ma non risultano e quindi, ancora una volta, la Sindaca e l'assessore all'ambiente non faranno un bel nulla. Ma va tutto bene, tanto, come dichiarato dai vertici dell'ARPAM, l'inquinamento è dato dai caminetti e non dalle auto, il suolo del porto è inquinato quanto le cime dei Sibillini. E noi ci dobbiamo fidare di quello che ci raccontano?