Area marina protetta del Conero, Ministero scrive a Regione e Comuni. Il comitato: "Un'ulteriore opportunità"

Ancona 13/11/2020 -
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha
scritto alla Regione Marche e ai sindaci dei Comuni di Ancona, Sirolo e Numana
per chiedere entro breve il loro parere relativamente alla istituzione
dell'Area Marina Protetta Costa del Conero.
Il Comune di Ancona, inizialmente convinto sostenitore, ha avuto dubbi
sull'istituzione in solitario dell'area protetta. Ma la presente lettera del
MATTM rappresenta un ponte aperto per ulteriori sviluppi. E anche i Comuni di
Sirolo e Numana, che in passato si erano dichiarati contrari, forse potrebbero
comprendere che le condizioni sono cambiate. L'istituzione recentissima di
nuove aree marine protette a Capri e in altre regioni turistiche dimostra che
l'area marina protetta rappresenta una certificazione di qualità e un motore
per il turismo, e non il contrario. La costa del
Conero è già per gran parte un Sito di Interesse Comunitario (SIC) proprio su
proposta della Regione Marche, e l'Unione Europea prevede l'obbligo di protezione
di queste aree. Gli enti pubblici hanno quindi il dovere di monitorare e
gestire il mare, a pena di sanzioni da parte dell'Unione Europea. L'Area Marina
Protetta è un'occasione per ricevere i finanziamenti previsti dal MATTM per la
sua istituzione e destinarli a un bene della nostra comunità. Se non lo faremo,
i fondi verranno dirottati verso altri comuni, per altre Aree Marine Protette.
Ci sono infatti molte richieste in Italia anche a poca distanza da noi. I pescatori del
Conero vogliono l'Area protetta, e così i comuni cittadini. La nuova perimetrazione
proposta dal Ministero restringe l'area al solo territorio marino di Ancona,
ovvero prevede solo zona B e C di tutela parziale, escludendo la presenza di
zone A (a maggior grado di protezione). In altri termini è andato incontro
all'idea di AMP discussa con la Sindaca Mancinelli in passato. In questo modo
avremmo tutti da guadagnare dall'AMP, poiché l'AMP sarà monitorata e protetta,
ma gli anconetani potranno continuare a svolgere tutte le attività consentite
(balneazione, navigazione, raccolta del mosciolo) nel rispetto dell'ambiente
marino. Si tratta di un
approccio che gli anglosassoni definiscono "win-win", ovvero dove vincono
tutti. In realtà tutte le amministrazioni, dalla Regione ai sindaci di Ancona,
Sirolo e Numana avrebbero da guadagnare, anche alla luce del "Recovery plan" e
degli investimenti previsti in ambiente e sostenibilità. Speriamo che non venga
persa questa nuova opportunità per far crescere il territorio nella direzione
del New Green Deal Europeo.
(nota stampa ricevuta da Comitato per l'Area Marina
Protetta del Conero)