Casa colonica ex Mutilatini di Portonovo: “Possibile bene comune, ma non per la sindaca di Ancona, immobilista e dilettante”

15.11.2021

L'associazione di promozione sociale "Portonovo per tutti" torna di nuovo a prendere una posizione critica sul modo in cui la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, e la sua Giunta municipale continuano a "non gestire" un futuro eco-compatibile e sostenibile quanto possibile, basato sul valore di "bene comune" della ex Casa colonica cosiddetta "dei mutilatini", a Portonovo di Ancona. Un bene che il Comune, proprietario da tanti anni, continua a lasciare al degrado senza proporre alcuna prospettiva di riconversione dell'immobile e dell'area verde che lo circonda e senza prendere in considerazione il progetto partecipato approntato da tanti cittadini, professionisti e imprenditori. Pubblichiamo qui di seguito la nota stampa diramata il 7 dicembre dall'Aps Portonovo per tutti.

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"La sindaca Mancinelli vuole lasciare gli ex-mutilatini così come stanno.

Le risposte date dalla sindaca all'interrogazione di oggi del consigliere Rubini che chiedeva aggiornamenti sul destino degli ex-mutilatini, dimostrano ancora una volta che da quando è in carica la nostra prima cittadina non ha mai manifestato alcuna intenzione di recuperare e riutilizzare, per i fini sociali e culturali per il quale era stato acquistato dal Comune, l'edifico comunale in via di disfacimento nel centro della baia di Portonovo.

Le 21 associazioni, i tanti cittadini, i professionisti, gli imprenditori e l'Univpm che dal 2015 si sono prodigati a sviluppare gratuitamente un progetto partecipato per trasformare il rudere in un ostello per il turismo sostenibile e un centro polifunzionale a servizio della baia, sono stati chiamati dalla Sindaca "dilettanti".

Se con il termine dilettanti la sindaca intende dire che non siamo immobiliaristi o speculatori, le diamo ragione. Ma non dovrebbe disprezzare i progetti che partono dal basso, a volte le idee giuste non vengono solo ai "professionisti": senza volerci minimamente paragonare a contesti ben più complessi del nostro, ma appunto per sottolineare che il "metodo" di collaborazione tra privati e pubblico può funzionare anche in situazioni con fortissimi interessi speculativi, possiamo ricordare il caso internazionale dell'High Line di New York, quando una associazione di quartiere nata nel 1999, la "Friends of High Line", propose la realizzazione di un parco urbano lineare sviluppato su di una vecchia infrastruttura ferroviaria sopraelevata che riforniva di carni il macello cittadino, opponendosi alla previsione di demolizione più volte proposta dall'amministrazione comunale.

Se "dilettanti" è inteso come insulto non lo raccogliamo, anzi lo restituiamo al mittente.

È l'Amministrazione comunale la vera dilettante, che:

  • dopo aver approvato il progetto dell'APS Portonovo per Tutti nel 2016 ha poi emesso un bando farsa per la ristrutturazione e gestione degli ex-mutilatini, chiedendo erroneamente fideiussioni sproporzionate (siamo pronti a dimostrarlo pubblicamente) e impedendo di fatto la partecipazione delle cooperative sociali a cui era destinato il bando;
  • sta ignorando le tre manifestazioni di interesse che ha ricevuto da imprenditori e associazioni no profit per ristrutturare e gestire l'edificio, l'ultima lo scorso novembre da parte del Consorzio La Baia insieme all'APS Portonovo per Tutti;
  • ha impedito con la sua inerzia di ottenere contributi regionali a fondo perduto e a fronte di enormi risorse pubbliche si è sempre rifiutata di investire anche solo un decimo dei rilevanti costi di ristrutturazione dell'edificio; se questo non è dilettantismo è certamente disinteresse e incapacità a gestire la questione;
  • se fosse veramente interessata al recupero degli ex-mutilatini, dovrebbe emettere una manifestazione di interesse per la realizzazione del progetto già approvato, approfittando dell'occasione irripetibile del PNRR (fondi europei per recuperare gli edifici pubblici in degrado) per facilitare l'investimento dei privati a cofinanziamento di quella che si configura necessariamente come un'opera pubblica per il bene comune.

Nel caso la Sindaca sia risoluta a procedere, invece che con un bando per ristrutturazione e gestione come da noi auspicato, con un Project Financing, che secondo noi "dilettanti " sarebbe realizzabile solo accorpando la gestione dell'ostello a quella del campeggio e dei parcheggi, siamo disponibili a fornire gratuitamente all'Amministrazione comunale il rilievo architettonico degli ex-mutilatini da noi realizzato, un documento che dovrebbe essere obbligatoriamente contenuto nella manifestazione di interesse.

Siamo sempre disposti al dialogo, possiamo anche avere diverse ipotesi di sviluppo di una area così importante dal punto di vista turistico come quella della baia di Portonovo, ma vorremmo da parte dell'amministrazione comunale per lo meno il rispetto per le idee che proponiamo.

Per approfondire l'argomento: https://www.portonovopertutti.eu/

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