E’ uscito KOSMODROME, quarto lavoro sulla lunga distanza della band avant-synth-pop/post-punk romana Cobol Pongide.

Venerdì 3 ottobre 2025 è uscito Kosmodrom, quarto lavoro sulla lunga distanza della band avant-synth-pop/post-punk romana Cobol Pongide. Anticipato nelle scorse settimane dal singolo/video Lada-Vaz! (1964), viene pubblicato in digitale, CD e cassetta dall'etichetta indipedente capitolina Dischi Durevoli Records e distribuito da Goodfellas.
Kosmodrom, parola traslitterata dal cirillico Космодром, è il simbolo di un'umanità in costante allenamento per la vita tra le stelle. Dai pesci sarcopterigi ai primi tetrapodi fino all'Homo sapiens, la traiettoria dell'evoluzione viene riletta come un lungo viaggio verso il cosmo, *per aspera ad astra*. In questo manifesto visionario si unisce scienza, immaginario cosmista e musica elettronica rétro-futurista: un'opera che si interroga sul destino dell'umanità come specie cosmica e sul pianeta Terra come "cosmonave" lanciata nello spazio profondo a 600 km al secondo. Con un'estetica sonora che il gruppo definisce "pop-cosmico-elettrico utopico" – o, più precisamente, "Cosmutopico (avantpop)" – i Cobol Pongide continuano la loro esplorazione musicale fatta di console vintage, home computer come il Commodore 64, tastierine giocattolo anni Ottanta e antiche macchine elettroniche integrate a synth obsoleti e batterie elettroniche traballanti. Il tutto al servizio di canzoni cantate in italiano che raccontano un'epopea cosmonautica operaia, dal profondo passato biologico dell'umanità al suo futuro extraterrestre.
Ma attenzione: non si tratta di un'ode all'espansione neoliberista dello spazio. I Cobol Pongide prendono posizione contro il "capitalismo spaziale predatorio", denunciandone le brame interplanetarie che negli ultimi vent'anni hanno preso forma nei progetti delle grandi corporation private. La loro è una fantascienza sonora critica, poetica e politica.
Se musicalmente è impossibile non pensare ai DEVO e ad Alberto Camerini come numi tutelari del progetto, è altrettanto vero che nei Cobol Pongide un ruolo di assoluto rilievo lo ha avuto la letteratura fantascientifica a partire da Philip K. Dick e Stanisław Lem, e tutta l'epopea e l'arte sovietica. Lo testimonia anche la copertina dell'album, che ritrae Cobol, leader del progetto, in un vero cosmodromo di Roma Est, mentre sperimenta in assenza di gravità il suono alieno di una chitarra sovietica Formanta.

I Cobol Pongide propongono un pop cosmico-elettrico utopico
("cosmutopico") cantato in italiano, nato dall'uso creativo di vecchie console,
computer d'epoca come il Commodore 64, tastiere giocattolo anni Ottanta e altre
bizzarrie elettromeccaniche. Dal primo album del 2009, la band – inizialmente
formata dall'umano Cobol e dal robot
cantante Emiglino Cicala, legata
alla scena toy music – ha evoluto il proprio stile verso un avantpop più
strutturato, integrando strumenti elettrici più classici come vecchi synth e
batterie elettroniche malconce. Le loro canzoni raccontano l'epopea
cosmonautica e cosmista: non astronautica, perché, come dicono loro,
"l'astronauta è un libero imprenditore del coraggio, il cosmonauta un operaio
del progresso interplanetario". Un viaggio che parte dalla comparsa dei primi
tetrapodi per arrivare all'umanità moderna, ora pronta a lasciare l'acquitrino
terrestre per i corpi celesti. Ma l'espansione nello spazio, avvertono, non
dev'essere guidata dal capitalismo predatorio che negli ultimi vent'anni ha
iniziato a colonizzare l'immaginario interplanetario. Non a caso, la musica dei
Cobol Pongide è intrisa di
fantascienza e delle sue visionarie derive.
Hanno pubblicato tre album: Musica per anziani cosmonauti
(2009), Vita da spaziale (2017) e Estremofilia cosmica e operaia
(2021). Ottobre 2025 segna l'uscita di Kosmodrom (Dischi Durevoli Records/Goodfellas). Altri cinque album, tra cui
una colonna sonora e un disco tributo curato da Emiglino Cicala, sono disponibili su Bandcamp.
Ma il progetto si articola anche su altri fronti: Cobol ha pubblicato tre saggi sullo sfruttamento spaziale, tra cui Marte
oltre Marte (DeriveApprodi, 2019), primo testo italiano sul futuro del
lavoro interplanetario. Infine, i Cobol Pongide si occupano anche di
UfoCiclismo – una pratica di contro-mappatura urbana in bicicletta – e nel 2024
hanno pubblicato Anticaja Canaglia, raccolta di racconti di fantascienza del
quotidiano.
CREDITI
Strumenti, musica e testi | Cobol
Registrazione, mixaggio e mastering | Cobol
Grafiche | Cobol
Foto | Maria Cassa
CONTATTI & SOCIAL MEDIA
BC | cobolpongide.bandcamp.com
FB | facebook.com/cobol.pongide
IG | instagram.com/cobol_pongide
YT | youtube.com/@cobolpongide
WS | cobolpongide.net