Falconara: Marinacci "Il sindaco Signorini risponda al mio accesso alle informazioni ambientali dell’11 giugno 2025 e fornisca subito al Comitato “Trasparenza e Anticorruzione” i dati richiesti,  secondo le indicazioni del Difensore Civico Regionale”!

28.07.2025

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Matteo Marinacci, Referente dell'Associazione "Insieme civico" di Falconara Marittima (AN), socio fondatore del Comitato Trasparenza e anticorruzione

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"L'11 giugno ho inviato alla Sindaca Stefania Signorini un accesso alle informazioni ambientali ai sensi del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195. Ho richiesto di comunicare il numero totale di denunce penali presentate da pubblici ufficiali ed incaricati di pubblico servizio del Comune di Falconara M.ma ai sensi dell'articolo 331 del codice di procedura penale, relative al reato di getto pericoloso di cose (articolo 674 del codice penale) e/o altri reati ambientali per problematiche ambientali verificatesi a Falconara negli anni 2025, 2024, 2023 e 2022.

Vista l'importanza delle informazioni richieste per la cittadinanza e non avendo ricevuto risposta nel termine dei trenta giorni previsto dalla legge, in data 18 luglio 2025 ho dovuto presentare ricorso al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, Segretario Comunale, del Comune di Falconara M.ma, che non ha ancora risposto.

L'Ispra, l'Arpa marche ed altre Arpa regionali, l'Agenzia Sanitaria Territoriale (AST) di Ancona, il Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona, i Comuni di Ancona, Jesi ed altri Comuni, hanno comunicato senza impedimenti al Comitato "Trasparenza e Anticorruzione" (di cui sono socio-fondatore) in questi ultimi mesi informazioni ambientali del tutto analoghe a quelle da me richieste al Sindaco del Comune di Falconara M.ma!!

Il Comune di Falconara, a differenza dei predetti Enti pubblici, ha invece negato con lettera del 3 Luglio 2025 l'accesso al Comitato ed il Presidente, Avv. Fabio Amici, ha dovuto presentare ricorso al Difensore civico regionale.

Il Difensore civico, Avv. Giancarlo Giulianelli, accogliendo il ricorso, ha comunicato con lettera del 15 Luglio 2025 al Comune di Falconara M.ma di non condividere le motivazioni del diniego, chiedendo al Comune di voler riesaminare il provvedimento di diniego e di consentire al Comitato di accedere ai richiesti dati ambientali. Il sindaco del Comune di Falconara risponda senza ulteriori ritardi all'accesso alle informazioni ambientali da me presentato l'11 giugno 2025 e fornisca subito al Comitato i dati richiesti, seguendo le indicazioni del Difensore Civico Regionale, se vuole realmente "rafforzare il rapporto di fiducia e trasparenza ed ottenere una maggiore consapevolezza dei cittadini sul tema dell'inquinamento dell'aria che incide direttamente sulla salute e sulla qualità della vita di tutti" come dichiarato nei giorni scorsi dall'Assessora all'Ambiente Elisa Penna in relazione alla installazione a Falconara M.ma dei tre grandi monitor per rendere accessibili le informazioni ambientali a tutti i cittadini.

Faccia sapere ai cittadini se per i fenomeni di esalazioni odorigene moleste verificatisi negli ultimi anni i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio del Comune di Falconara hanno fatto le denunce alla magistratura ai sensi dell'art. 331 del codice di procedura penale e della relativa giurisprudenza della Corte di cassazione Penale!!

Secondo la Sentenza n. 32741 del 27 luglio 2023 della terza Sezione della Corte di Cassazione Penale ( ad esempio ), quando le esalazioni odorigene superano la soglia della "normale tollerabilita'" delle persone prevista dall'art. 844 del codice civile si configurerebbe il reato perseguibile d' ufficio di getto pericoloso di cose disciplinato dall'art. 674 del Codice Penale, anche se riguarda una attivita' produttiva autorizzata e senza superamento dei limiti consentiti, sempre che l'azienda abbia adottato gli accorgimenti tecnici ragionevolmente utilizzabili per abbattere l'impatto delle emissioni sulla realtà esterna (https://www.studiolegalezuco.it/wp-content/uploads/2023/10/cass.-pen.-sez.-3-sent.-n.-32741-2023.pdf).

Cio' farebbe scattare da parte dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio del Comune l'obbligo di denuncia alla Magistratura previsto dall'art. 331 del Codice di procedura penale, anche se non sono stati superati i limiti di legge ed anche se non e' stata individuata la fonte di provenienza degli odori molesti.
Ricordo che la presentazione della denuncia penale riveste un ruolo di primaria importanza per garantire la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini falconaresi.

Non presentare denuncia nei casi in cui e' prevista potrebbe lasciare impuniti i responsabili di reati ambientali con conseguente perdita di fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

I cittadini aspettano fatti reali, non solo belle parole sulla trasparenza e sulla fiducia, trattandosi di tutela dell'ambiente e della salute!