I “dottori” a quattro zampe di “Magical Pet” all’ospedale “Salesi” di Ancona: giocosa interazione tra cani e piccoli pazienti

10.03.2023

di Giampaolo Milzi

Talvolta il piccolo paziente risponde con un semplice ma lunghissimo sorriso, altre – sebbene semiparalizzato a letto – si lascia coinvolgere più o meno attivamente in piccoli-grandi giochi. In ogni caso il merito di queste reazioni salutari va all'ormai ben consolidato progetto IAA (Interventi Assistititi con gli Animali) e ai protagonisti esecutivi: i cani, cani particolarissimi e davvero speciali; e i loro proprietari-operatori, i quattro componenti del team "Magical Pet". E già, perché sebbene ormai caratterizzato da una rodatissima efficacia, ha davvero ogni volta l'effetto di una iper benefica magia, ciò che scaturisce dall'attività di questo gruppo di lavoro nato nel 2017 e diventato associazione due anni dopo proprio per rinsaldare al massimo il programma di azione co-terapeutica portato avanti ad Ancona dalla Fondazione Ospedale Salesi onlus nell'omonimo ospedale pediatrico cittadino. Stupefacenti quanto frequenti i risultati positivi di IAA. "Attraverso l'incontro con gli animali a quattrozampe si cerca (e nella stragrande maggioranza dei casi con successo, ndr.) di aumentare la capacità di rilassamento dei bambini, di potenziarne le abilità percettive e la coordinazione senso-motoria, - si legge nel sito web della Fondazione Salesi - così come di ridurre l'ansia, il senso di solitudine e lo stress". E ancona, altri vantaggi per i pazienti (che hanno dai pochi mesi di vita ai 17 anni circa): grazie alla collaborazione tra i coadiutori dell'associazione "Magical Pet" e l'equipe medico-infermieristica dell'ospedale si incrementa la capacità di attenzione, di esprimere i sentimenti e di aver fiducia negli altri. A guidare "Magical Pet", in qualità di presidente, è Cristiano Bellissino, 48 anni, educatore cinofilo; dell'associazione fanno parte poi Giorgio Monterubbianesi, 55anni, Alessia Pieroni Mazzante, di 35, e Maria Florio, 30enne. I quali, via via, a partire dal 2017, sono ospiti graditissimi in tutti reparti del "Salesi" tranne che in neonatologia e ostetricia. Dal pronto soccorso alla clinica pediatrica, dalla chirurgia alle malattie infettive, dalla neuropsichiatria all'oncoematologia, Cristiano & C portano una ventata di amicizia, di gioia, di aria densa di buone vibrazioni. Naturalmente assieme a quelli che per antonomasia sono i migliori amici dell'uomo, e in questo caso dei bambini ricoverati, ovvero il labrador Zuma e il barbone grande mole Toffì, entrambi di 7 anni. Una specie di magia, dicevano, che si ripete tutte le mattine in incontri assistiti di due ore dal lunedì al venerdì (il venerdì anche di pomeriggio). "Io non sono un medico, e quindi non posso dare un giudizio in termini scientifici - commenta il presidente Cristiano - ma dal 2017 abbiamo seguito centinaia di pazienti e nel 99% dei casi abbiamo ottenuto dei risultati. Anche se la nostra non è una cura vera e propria ha prodotto nel pazienti, come minimo, una iniezione di allegria, spensieratezza, onde di felicità". Di più: "Ci sono state occasioni in cui abbiamo raggiunto effetti davvero insperati, che hanno stupito ancor di più il personale sanitario". Per esempio? "Ti racconto un caso che risale proprio ai nostri inizi, al 2017. Per oltre due mesi, due volte la settimana, abbiamo interagito con una bambina di 4 anni reduce da una delicatissima operazione chirurgica alla testa per un neuroblastoma, un intervento che l'aveva lasciata semiparalizzata a letto, riusciva a fare pochissimi movimenti. Ebbene, in incontri di un'ora, il Bulldog Francese e il Boston Terrier che usavamo allora, a poco a poco, sono riusciti a farle compiere addirittura dei giochetti. Il cane rincorreva una pallina, la bimba, da nervosa che era, iniziava a sorridere e a volerlo vicino, incuriosita dalle sue evoluzioni. Fino a riuscire a toccarlo, ad accarezzarlo. Poi, sempre con l'aiuto dei genitori che la sorreggevano, la bimba riuscì più di una volta anche a camminare, claudicante ma felicissima, tenendo il cane di turno al guinzaglio. Inoltre la mamma mi raccontava che sua figlia in quel periodo in cui si incontrava coi cani doveva ricorrere meno all'uso degli antidolorifici". Naturale, quindi, l'approvazione e il convinto coinvolgimento, anche emotivo, di medici e infermieri. Cristiano: "Stupendo il rapporto col personale sanitario, anche loro si fermano ad accarezzare i cani. A volte assistono alle sedute di pet therapy. A volte, in casi di pazienti particolari, ci guidano in modo mirato nella nostra operatività, ci chiedono di stimolare i bambini in maniera personalizzata".

Una mattinata tipo con il labrador Zuma e il barbone Toffì? Ce la puoi descrivere? "L'altro giorno abbiamo iniziato a divertire i bambini al pronto soccorso, mi hanno perfino aiutato a pulirli con una salviettina tanto erano entrati in confidenza. Poi siamo passati in pediatria, con bimbi molto piccoli dove anche quelli allettati hanno potuto accarezzare i cani. Infine, in rianimazione, è stato il turno di una bambina con problemi di respirazione, che è stata davvero stregata dal cane; voleva sapere tutto di lui, e hanno interagito assieme davvero tantissimo. Prima di questa esperienza era molto ansiosa, alla mamma brillavano gli occhi nel vederla così rifiorita". Così come brillavano gli occhi a quei genitori testimoni del fatto che il loro figlioletto, reduce da cicli di chemioterapia, dopo aver accarezzato e giocato coi cani di "Magical Pet" non soffriva quasi più di attacchi di vomito.

I cani utilizzati nel progetto "Magical Pet" hanno acquisito una particolare certificazione, sono sottoposti periodicamente a controlli ed analisi speciali da parte dei veterinari che verificano che siano sempre in condizioni ottimali. Cristiano e il suo team di coadiutori sono iscritti nel registro nazionale "Digital Pet" che li abilita a questo straordinario lavoro. "Magical Pet", sempre grazie all'interessamento della Fondazione Salesi, dovrebbe partire presto anche all'ospedale di Senigallia.

(tratto da Medici & Medici n° 4 - 223)

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