“L’Inganno”, l’opera teatrale di Mauro Mercatali domenica 26 settembre alla Mole di Ancona Intrigante spettacolo sulla fine della Repubblica Marinara
Roma 6 maggio 1527 Ancona anno 1532. Un giorno e un anno importanti durante il pontificato di Clemente VII e per il futuro del capoluogo marchigiano. Appena quattro anni dopo essere salito al soglio di Pietro, quel maledetto 6 maggio, le truppe dei Lanzichenecchi, mercenari tedeschi di fede protestante arruolati nell'esercito del Sacro Romano Impero, invadono la capitale e la saccheggiano selvaggiamente uccidendo oltre 20mila cittadini.
Anni dopo il Papa, anche per reagire a quella catastrofe che aveva indebolito il suo prestigio e il suo potere economico avviò una strategia per riaffermare lo stretto dominio dello Stato della Chiesa nell'Italia centrale. In questo contesto s'inserisce la decisione, nel 1532, di finanziare la costruzione ad Ancona di una grande fortezza sulla cima del colle Astagno, la Cittadella, o Rocca di Sangallo, dal nome del grande architetto Antonio da Sangallo Il Giovane che la progettò. Quel progetto fu inizialmente accettato di buon grado dal libero Comune di Ancona, convinto dal Papa che sarebbe servito a sventare gli attacchi delle navi corsare turche. Ma quell'imponente opera militare dotata di cinque bastioni si rivelò invece un cavallo di Troia, che portò alla fine di cinque secoli di sostanziale indipendenza per la città Dorica. Un inganno al quale seguì un altro grosso e beffardo intrigo, ad esso legato e funzionale. Da questa seconda vicenda prende spunto, appunto "L'Inganno" - Via Sottomare 1532", nuova opera teatrale del regista anconetano Mauro Mercatali che andrà in scena ad Ancona, all'Auditorium della Mole Vanvitelliana, domenica 26 settembre alle ore 21, come evento conclusivo del Festival della Storia. Qui di seguito il plot dello spettacolo:
"Ancona, 1532, stiamo per assistere all'evento che ha provocato la caduta della gloriosa Repubblica Marinara. Il Papa Clemente VII ha ordinato al Vescovo Bernardino Castellari detto il "Della Barba", Governatore della Marca, di prendere Ancona con l'inganno e senza che il sangue venga versato. Giunto nel porto per un sopraluogo incontrerà il vescovo Balduinelli; il Vescovo della città sarà l'uomo che, dall'interno favorirà la realizzazione del piano ma suo zio, il Cardinale Benedetto Accolti, non è d'accordo, è contrario perché teme che il Pontefice, una volta conquistata la città, possa consegnarla ad Ippolito De Medici, suo nipote. L'Accolti cercherà di avvisare i nobili della città avvertendoli del complotto in atto ma poi, corrotto dal Governatore negherà ogni cosa e lui stesso diventerà il protagonista della congiura. Sin qui la storia dei potenti, conosciuta dagli storici e dagli appassionati, inquadra la vicenda come l'Abate Leoni l'ha descritta e tramandata, ma in questo racconto ascolteremo anche le voci perdute della gente del porto, di un bambino coraggioso, di un capitano e di una Monaca ribelle. Voci del popolo che non hanno mai avuto il diritto di entrare nei libri di cronaca e che al mare e al vento hanno affidato la loro storia".
L'INGANNO - VIA SOTTOMARE 1532
Con Roberta
Antinori, Mauro Mercatali, Luca Paolinelli, Con la partecipazione dello storico
Sergio Sparapani. Luci Giovanni Matarazzo. Musica Paolo Principi. Posto unico
euro 10. Per prenotazione: tel. 3927704328, anche tramite WhatApp