PRESENTAZIONE AD ANCONA DEL LIBRO IL MONDO SULLE SPALLE DI GIULIO NAPOLITANO. FUORI FESTIVAL – FESTIVAL DELLA STORIA

07.11.2025

Sabato 8 novembre, nell'ambito del Fuori Festival che accompagna la nuova edizione del Festival della Storia 2026, dedicata al tema "Follie", sarà presentato il libro di Giulio Napolitano, Il mondo sulle spalle (edito da Mondadori). L'incontro si terrà alle ore 17.30 al The Mole, nel foyer dell'auditorium della Mole Vanvitelliana. L'autore dialogherà con Lucilla Niccolini e Vittorio Salmoni, in una conversazione che approfondirà il tema della responsabilità individuale e collettiva nella società contemporanea. Il mondo sulle spalle affronta infatti il significato del "farsi carico" della comunità, delle scelte e dei legami che danno forma alla vita civile.

Giulio Napolitano è giurista e saggista. Professore ordinario di Diritto Amministrativo presso l'Università Roma Tre, ha insegnato in diverse università italiane e collaborato con istituzioni pubbliche e autorità indipendenti nel campo della regolazione e della governance. Autore di numerosi volumi e contributi scientifici, si occupa in particolare di amministrazione pubblica, organizzazione dello Stato e trasformazioni delle istituzioni nel mondo contemporaneo.

L'incontro è aperto alla cittadinanza fino a esaurimento posti.

Ecco una recensione del libro tratta da https://www.amazon.it/mondo-sulle-spalle-Giulio-Napolitano/dp/8804793562

"Il mondo sulle spalle. È il peso che Giorgio Napolitano ha spesso sentito su di sé durante la sua lunga vita politica, piena di battaglie appassionate, cause giuste e sbagliate e strade nuove da esplorare. E che, insieme alla gratificazione per l'intenso rapporto con gli italiani, ha avvertito ancor di più quando è diventato Presidente della Repubblica e poi è stato rieletto per un secondo mandato. Ma una sensazione simile l'ha talvolta provata anche il figlio Giulio, crescendo con un padre dal rigore fuori dal comune e seguendo il suo percorso con curiosità e partecipazione, prima da bambino e poi mentre si impegnava negli studi e nella professione. Proprio attraverso lo sguardo di Giulio entriamo nella casa di Monteverde in cui ha passato l'infanzia con i genitori e il fratello maggiore Giovanni, nei corridoi di Botteghe oscure dove il padre incontrava gli altri dirigenti del Partito comunista, nell'appartamento al rione Monti in cui Giorgio condivideva ogni passo importante con sua moglie Clio, nelle stanze di Montecitorio e infine in quelle del Quirinale, teatro di giorni sereni ma anche di momenti delicati. E riviviamo da un'angolazione intima e inconsueta i principali tornanti della storia d'Italia dell'ultimo cinquantennio, dal compromesso storico al terrorismo, dalla fine del PCI allo scoppio di Tangentopoli, dalla nascita del bipolarismo fino al salvataggio dell'Italia da una rovinosa crisi finanziaria e al tentativo di avviare un programma di riforme. Pagina dopo pagina, tra fatti inediti ed episodi sorprendenti, prende forma il ritratto di un uomo e di uno statista lucido e misurato, ironico e affabile anche se "in servizio permanente", insieme a quello di una famiglia unita, fondata su un sodalizio di coppia più forte di ogni differenza caratteriale. Ed emerge il rapporto di complicità intellettuale tra Giulio e il padre, la reciproca tenera attenzione, ma anche, talvolta, l'inevitabile fatica del "mestiere di figlio". Un racconto in cui il pubblico e il privato, le vicende individuali e quelle collettive, il tono formale e quello scherzoso si alternano e contaminano continuamente: il risultato è un memoir di rara potenza, scritto da una prospettiva irripetibile".