Sorprese e fantasie. Il bel cantautorato pop-esistenzialista di Francesco Pecs

02.08.2022

di Giampaolo Milzi

Quando parole così ricercate e "studiate" scorrono fortemente scandite con gran ritmo su un tappeto di sottofondo musicale mai barocco, ma ottimamente tessuto, beh, allora è proprio il caso di citare e descrivere l'intrigante risultato dell'arte creativa dell'anconetano Francesco "Pecs" Pesaresi. Un ragazzo dall'aspetto acqua e sapone, che bada molto alla sostanza più che alla forma e che la vena cantautorale c'è la quasi nel DNA, tanto da aver cominciato a strimpellare la chitarra fin da adolescente, per poi iniziare a comporre canzoni a 18 anni, ed ora che ne ha 28 invaghisce l'ascoltare con "Ah! Fantasia", il suo disco ep d'esordio. "I miei testi sono molto istintivi, spontanei, creano un contrasto di luci ed ombre e con questo album (fortemente autobiografico, ndr.), ben lungi da raccontare certezze e verità assolute, cerco di emozionare l'ascoltatore, di comprendere me stesso e il mio vissuto, ponendo tanti punti interrogativi e spunti di riflessione". Sei canzoni che compongono un mosaico esistenzialista, nel vero senso del termine: come impegno del singolo nella ricerca del significato e della possibilità dell'esistenza umana, possibilità legate a quel modo di ciascun uomo o donna di essere in modo specifico, caratterizzato da un senso di irripetibilità e precarietà. Sei canzoni, schiette e refrigeranti, libere e liberatorie, che finiscono con puntini sospensivi, dove Pecs gioca forte con le parole ("E per questo aspetto che vi sono influssi rap"), con gli ossimori, con rime mai banali, con la descrizione di stati d'animo e sensazioni spesso opposti, tra gioie e tristezze, illusioni e disillusioni, noia e volontà di agire per cambiare, desiderio di soste e desiderio di evadere e viaggiare, amori forti ma fugaci. E' ancora, come tanti, alla ricerca di un centro di gravità permanente, Francesco. E il richiamo a Battiato ci sta, perché è tra gli artisti da lui citati e preferiti assieme a Dargen D'Amico e Pino Daniele (per fare qualche esempio). L'opera di Pecs, prodotta da "Nufabric Records", dal punto di vista sonoro richiama, oltre alo storico cantautorato italiano, il nu soul, il r&b, generi interpretati in modo originale e spesso mixati tra loro. Restando nell'ambito delle sonorità, "Ah! Fantasia" è il risultato della collaborazione con ottimi musicisti: Benjamin Ventura (pianoforte e tastiere campionate), Massimo Satta (chitarra), Adriano Matchovic (Basso), Francesco Aprili (batteria), con Davide Ballanti ospite con la sua sei corde elettrica in "Lacrima". Un pezzo dal ritornello accattivante "Se quando muoio che allegria"- è un omaggio a "Lagrima" della cantante portoghese di Fado Amalia Rodrigues - che segnala l'affetto tra le persone, e tutto quel di buono che ti viene lasciato da un amico o un conoscente che muore. Anche la title track "Ah! Fantasia" - un po' il brano manifesto dell'ep, dove una pseudo realtà sorprendente si rivela solo un vagheggiare - pur eseguita con musica allegra racconta però la fine di una relazione affettiva. E c'è anche spazio per la politica (non partitica), in questo lavoro, dove in "Apolgia del kebab" due giovani dialogano citando il martoriato Kurdistan, e lo fanno nel negozietto di un kebabbaro "un posto bello perché alla portata di tutti, al di là delle condizioni sociali e dei differenti paesi di origine, un posto dove non vieni giudicato, simbolo di calda accoglienza", sottolinea Francesco. Nella suadente ballata "Contemporanea" una coppia "scoppia" perché uno dei due fidanzati va all'estero a studiare. E che ci dici di "Smit's"?: "E' il primo fanta-storytelling, dove un hacker innamorato riesce a far rimbalzare dai satelliti tecnologici in tutte le tv del mondo la canzone che ha dedicato alla sua lei, prima di darsi alla fuga come un post-contemporaneo e cibernetico Arsenio Lupin". Ancora amore e passioni, in "Madame Butterfly" (che fa il verso all'opera di Puccini), ma un amore brevissimo, come lo è la vita di una farfalla.

Un disco, "Ah! Fantasia", preceduto dai tre singoli che raccoglie, che accarezza le orecchie dell'ascoltatore, per la sua vena pop e melodica "alternative", ma che lo fa riflettere su molto tematiche e che, a chi scrive questo pezzo, fa venire in mente quanto nella vita sia importante cogliere l'attimo fuggente. Un cantautore dalla grande e matura vena creativa, che firma testi seri, dal sapore agrodolce, spruzzati da quelle ironie ed autoironie che li rende così godibili, Francesco "Pecs" Pesaresi. Programmi per il futuro? "Ho tante idee in testa e tanta voglia di comporre nuove canzoni per altri musicisti, e lo farò in questa primavera, poi, in estate tornerò sui palchi".

L'ep è ascoltabile gratuitamente su Spotify e sulle piattaforme digitali più diffuse. Per contatti e altre informazioni: su Facebook "Francesco Pecs"