Studenti universitari distanziati e quindi stressati: boom di colloqui alle due sedi dello Psico-Sportello d'aiuto di Ancona

03.05.2021

di Giampaolo Milzi

Il Covid, l'impegno universitario e un netto aumento del numero di studenti afflitti da quello che comunemente viene genericamente definito stress, ma che il più delle volte sta ad indicare vari disturbi, più o meno gravi, della sfera psichica. Cartina di tornasole di questa problematica, che si è insinuata nella esperienza dell'ateneo, l'aumento del carico di lavoro delle due sedi ad Ancona dello Sportello di ascolto e sostegno piscologico per i giovani dell'Università Politecnica delle Marche (Univpm), rivolti anche a quelli iscritti alle sezioni distaccate di Pesaro, Macerata, San Benedetto del Tronto, Fermo e Ascoli. Fin dall'inizio della pandemia, l'anno scorso, le richieste d'aiuto hanno iniziato a crescere, più che nel 2019. Tanto che nel 2020 Sara Pedinelli e Martina D'Errico, le psicologhe "tutte anima, cuore e professionalità" dello sportello, hanno dato più che una mano a circa 200 utenti tra ragazzi e ragazze con i quali sono entrate in confidenza durante i tantissimi colloqui (il 50% in presenza, il 50% on line) che si tengono in una sala presso il Centro adolescenti dell'ospedale regionale di Torrette e in un'aula a quota 155 della facoltà di Ingegneria, (Polo Monte D'Ago). Ecco i due fattori più destabilizzanti, causati dalla restrizioni, come il distanziamento, figlie dell'emergenza sanitaria: il forte cambiamento nelle normali modalità di studio, didattica, esami e delle attività che caratterizzano in genere l'Università; la mancanza di contatto con l'altro, compagni studenti o amici; la riduzione delle opportunità di socializzazione e svago. E il trend, in negativo, è andato in salita, fino a un picco con la seconda, e poi terza ondata Covid in questo 2021. "Nei soli primi 4 mesi di quest'anno, tra Torrette e Monte D'Ago, abbiamo avuto 75-80 nuovi studenti in più; aggiungendo il numero di quelli già in carico siamo al raddoppio rispetto allo stesso quadrimestre 2020", rendono noto e due psicologhe. E scopriamo quali sono gli effetti sull'umore dei ragazzi e delle ragazze che hanno chiesto aiuto. Il più diffuso è la sindrome ansioso-depressiva, compresi gli attacchi di panico; ci sono poi i disturbi post traumatici da stress, sempre generati dall'emergenza Covid, come la paura di ammalarsi o di contagiare gli altri, soprattutto i familiari, la preoccupazione di evitare situazioni a rischio contagio, pensieri negativi ricorrenti, turbamenti del sonno, difficoltà nel concentrarsi, fastidi psicosomatici. "La situazione si è evoluta col tempo - spiega la dott.ssa Pedinelli - L'anno scorso, durante il lockdown di primavera, con le lezioni solo a distanza, tra gli studenti si è diffuso un senso di sorprendente spaesamento, gli effetti delle turbative psicologiche si son fatti sentire forte più tardi, sebbene non gravi, a partire da maggio, con una prima impennata delle affluenze allo sportello". "Gli studenti ci raccontavano della difficoltà a riadattarsi, cessato il lockdown, alle normali abitudini; gli esami on line all'inizio erano percepiti come una comoda novità, poi via via, col passare dei mesi, fino a gennaio di quest'anno e oltre, sono stati visti con forte timore, perché sul web ci sono molte più persone che assistono. - riferisce a dott.ssa D'Errico - Anche la didattica a distanza (dad unica modalità nel marzo 2020 all'Univpm, mentre da settembre scorso ad oggi - tranne che nella fase Marche zona rossa 8 marzo/12 aprile 2021 - nelle facoltà di Economia, Medicina, Scienze e Agraria gli studenti prenotandosi tramite una app hanno potuto scegliere in alternativa lezione in aula, opzione riservata invece solo a 1/3 di quelli di Ingegneria, ndr.) si è rivelata per molti penalizzante, hanno capito che starsene al computer da soli era meno proficuo, e non sono riusciti come altri ad organizzarsi per lo studio di gruppo tramite piattaforme web o in chat. C'è quindi chi è rimasto indietro coi programmi, è andato in ansia o in calo d'autostima ritenendo di non potercela fare a colmare le lacune, chi gli esami li ha saltati, situazioni deleterie dal punto di vista psicologico". "Fare attività laboratoriali e pratiche in remoto è stato molto meno costruttivo anche e soprattutto per dottorandi, tirocinanti", aggiunge la collega Pedinelli.

Il numero degli studenti fuori sede che hanno rinunciato ad un alloggio ad Ancona e hanno frequentato tutti i corsi in dad è cresciuto. "E in tanti si sono ritrovati male nella casa di famiglia, di nuovo a convivere con genitori e/o fratelli, meno autonomi, in spazi ristretti (lo stesso vale per i molti anconetani ricordi alla dad, ndr.). Mentre i fuori sede rimasti ad Ancona a volte si sono trovati soli, quasi isolati, perché lo studente coinquilino aveva deciso di tornare alla città d'origine", sottolineano le due psicologhe. Che, in ogni caso, hanno rimarcato come "il distanziamento sia stato un fattore negativo anche in presenza, stare seduti lontani a lezione dispiace, diventa difficile scambiarsi due parole, sopportare la lontananza, rinunciare al contato fisico anche fuori dall'aula, in biblioteca".

Frustrazione, spaesamento, assenza di contatti umani, perdita di autostima e motivazione, insomma ... "Sì, e la cosa triste è che molti si sono abituati a queste situazioni, mancanze. E negli ultimi tempi per alcuni casi di sindromi ansioso-depressive e disturbi post traumatici da stress è emersa la tendenza alla cronicizzazione, alla sovrapposizione - rivelano le dott.sse - Così, dopo molti colloqui, più della media di 4 o 5, le problematiche psicologiche sono a volte sfociate in stati ansiosi acuti, nei già citati disturbi alimentari. Per fortuna in pochi casi, abbiamo dirottato i ragazzi verso altri professionisti, psichiatri, nutrizionisti, per approcci di trattamento anche farmacologici".

Per consigli agli studenti su come affrontare al meglio i disagi creati dalla pandemia da Covid accedere on line su: https://www.univpm.it/Entra/Home_1/L/0 - cliccare su "Servizi agli studenti", poi su "Sportello d'ascolto per studenti" e quindi si può scaricare dalla finestra grigia sulla destra il pdf. Operatività dello Sportello di ascolto e sostegno piscologico: Ospedale Torrette, lunedì e mercoledì ore 10-12, tel. 071/ 2202480; facoltà d'Ingegneria martedì e giovedì ore 10 - 12, tel. 071/2204269

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