“Tutto” in Civitanova Danza: culture, stili e linguaggi. Spettacoli fino al 4 agosto al Teatro Rossini

28.06.2021
"Boys don't cry"
"Boys don't cry"

La grande partenza è stata segnata il 25 giugno da "Back to dance" di Kataklò Athletic Dance Theatre, la più importante compagnia nazionale di "physical theatre", ma chi si è perso l'esordio, ci sono altre 5 spettacoli fino al 4 agosto (tutti al teatro Rossini, inizio ore 21,30) nel cartellone di "Civitanova Danza", ormai "storico festival" dedicato al maestro Enrico Cecchetti organizzato da Comune locale, Azienda Teatri Civitanova e Amat, col sostegno di Regione Marche e Mic. Spettacoli con prime italiane e assolute all'insegna dello slogan "Civitanova danza tutto", a testimonianza da un lato all'aspirazione a riunire in sé i rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall'altro alla tensione a una onnicomprensività dello sguardo per i diversi stili e linguaggi con cui la danza si esprime.

Prossimo appuntamento di questa XXVIII edizione, il 2 luglio, "Boys don't cry", creazione del 2018 di Herve Koubi per 7 dei suoi 14 magnifici danzatori. Costruito sulla base di un lavoro della scrittrice francese Chantal Thomas attorno a un'improbabile partita di calcio - terreno di "gioco" e di "danza" -, lo spettacolo è caratterizzato da una coreografia, tra hip-hop e fluidità contemporanea, offre uno spunto di riflessione sulla costruzione dell'identità in una società "chiusa", attraverso momenti di testo parlato combinati allo stile caratteristico della compagnia. Il lavoro gioca sul cliché del giovane uomo che preferisce la danza agli sport tipicamente "maschili" e sulla tensione che questa scelta può causare con la famiglia e con la società. "Boys don't cry" è uno sguardo, allo stesso tempo serio e giocoso, sul diventare adulti in una società dove la via predestinata non è quasi mai quella desiderata. E in senso più ampio lancia anche un messaggio sulla libertà di essere se stessi al di là di ogni condizionamento. La storia della compagnia è legata alla biografia del suo fondatore e coreografo, Hervé Koubi. Di origine algerina, dottore in farmacia e biologo, Koubi ha proseguito la sua formazione come ballerino e coreografo presso la Facoltà di Aix Marsiglia.

"Alce"
"Alce"

Spazio alla danza italiana d'autore il 9 luglio con la prima italiana di "Alce" di Fabrizio Favale e la compagnia Le Supplici. Si parte da una riflessione sull'attuale evento pandemico globale, per approfondire poi una tematica che da lungo tempo indaga ed è fonte di invenzione di diversi lavori: la presenza animale e il nostro rapporto con essa. Stranamente più prossima a noi, via via che allentiamo la nostra presa sul mondo, la presenza animale si rivela delicata, sottile, evanescente, spettrale, eppure così densa, di suoni, di nuovi sensi dello spazio e del tempo, di nuovi linguaggi, di nuove relazioni fra tutte le creature. "Full scholarship" all'American Dance Festival, Duke University, USA nel 1990, Fabrizio Favale ha ricevuto come nel 1996 il "premio della critica come miglior ballerino italiano dell'anno" e come coreografo nel 2011 la "Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano". Dal 1991 al 2000 è stato danzatore per la compagnia Virgilio Sieni. Nel 1999 ha fondato il gruppo Le Supplici con il quale è invitato in numerosi festival internazionali.

"Flow"
"Flow"

Dalla Svizzera giunge a Civitanova Danza il 16 luglio in prima ed esclusiva regionale - in collaborazione con Fuori Programma festival - la Compagnia Linga con "Flow, recente creazione che si ispira alla sorprendente performance creata dai movimenti di gruppo degli animali, come i branchi di pesci, gli stormi di uccelli o sciami di insetti. Queste formazioni flessibili e fluide hanno suggerito nuove dinamiche coreografiche basate sulla coscienza collettiva dei movimenti e di questi movimenti nello spazio. "Flow" segna anche la prima collaborazione della compagnia con Keda, un duetto franco-coreano formato da E' Joung-Ju e Mathias Delplanque, che ama confrontarsi con i toni ancestrali del "geomungo", con" texture", ritmi ed elaborazioni elettroniche contemporanee. Con una partitura musicale composta e suonata dal vivo, gli autori immaginano per i ballerini e per il pubblico una originale e giubilante esperienza cinestetica. Nel 1992, Katarzyna Gdaniec eMarco Cantalupo hanno fondano la Compagnia Linga (simbolo di fertilità nell'Induismo). Il vocabolario coreografico della compagnia ha progressivamente dato vita a un repertorio che sta diventando uno dei più apprezzati in Svizzera e all'estero.

Il 29 luglio il festival ospita un nuovo debutto in prima assoluta con "Astor" del Balletto di Roma, coreografia di Valerio Longo. La Compagnia del Balletto di Roma inizia un nuovo viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921), autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d'arte nata a fine '800 nei sobborghi di Buenos Aires. "Astor" è un "concerto di danza" in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Un soffio, un respiro, quasi una parola, ci sveleranno la fragilità dell'uomo Piazzola, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata. In scena, ispirato dalla carismatica presenza del maestro Pietrodarchi e dalle preziose immagini di Carlo Cerri, Valerio Longo porterà 8 danzatori del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni saranno al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse nel moto ondulatorio magico del bandoneón.

"La metà dell'ombra"
"La metà dell'ombra"

Il festival si avvia alla conclusione il 4 agosto con "Love Poems", tre lavori interpretati dai danzatori della MM Contemporary Dance Company, realtà di eccellenza della danza italiana diretta dal coreografo Michele Merola, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale: "Duo D'Eden" di Maguy Marin, "Round trip" di Roberto Tedesco in prima assoluta e "La metà dell'ombra" di Michele Merola. In "Duo D'Eden"- coreografia e colonna sonora di Maguy Marin - due danzatori della MMCDC interpretano con stile e padronanza un pezzo di rara bellezza, originale, molto difficile e articolato, un brano poetico e intenso. Non c'è vicenda lineare ma ricordi, momenti, immagini, che trasfigurano il dato formale della partitura coreografica in musica, in ciò che sembra essere un'"opera-mosaico" in "Round trip", coreografia di Roberto Tedesco su musica di Not Waving. Conclude la serata "La metà dell'ombra" di Michele Merola su musiche di Johann Sebastian Bach, Geert Hendrix e Senking, che mette in scena un viaggio ideale e impalpabile nella sacralità dove gestualità e musica rinviano al rito, ad un mondo arcaico, perduto per sempre.

Vendita biglietti e abbonamenti presso Teatro Rossini tel. (0733/812936), tutti i giorni ore 18.30 - 20.30. Biglietti posto unico numerato 15 euro, abbonamenti posto unico numerato 75 euro. Vendita biglietti on line su www.vivaticket.com.

Per informazioni: www.tdic.it, www.amatmarche.net, tel. 071 2072439 (Amat). 

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